S. Valentino in Val d' Ayas

Una romantica giornata tra le nevi della Val d' Aosta

Quest'anno il giorno degli innamorati cade di Domenica, l'ideale per passare una giornata in montagna insieme a Laura.

Dopo lunghe riflessioni la scelta è caduta sulla Val d'Ayas, luogo che da tempo volevamo visitare per la bella posizione sotto il Monte Rosa e per la presenza di numerosi paesini  caratterizzati dall'architettura Walser.

Quindi ci svegliamo all'alba e via in auto verso la meta.

Il tempo non invita al viaggio perchè a Milano piove e arrivati a Novara incomincia a nevicare, fortunatamente all'imbocco della val d'Aosta il cielo si rasserena e all'uscita di Pont S.Martin addirittura spunta un timido sole.

Il primo paese della valle è Verres, mentre passiamo notiamo diversi figuranti in abiti medioevali che si dirigono verso il castello ove è prevista una rievocazione storica, preferiamo tirare dritto per arrivare in quota: oggi abbiamo voglia di neve.

Saliamo quindi fino a Champoluc, il capoluogo della valle, dove ci fermiamo per una prima sosta di orientamento.

per prima cosa ci regaliamo un bel cappuccino con un'ottima brioches in una bella pasticceria, poi una rapidissima occhiata al paese, tutto coperto di neve.

Ci fermiamo all'ufficio turistico dove una gentile impiegata ci da qualche dritta sui percorsi possibili, quindi una visita alla vicina libreria stracolma di libri di montagna e riprendiamo la macchina per salire a Saint Jacques, l'ultima frazione della valle.

 

Arrivati a Saint Jacques posteggiamo la macchina presso la piccola chiesetta della frazione  e, dopo aver indossato gli scarponi e la giacca a vento, incominciamo a salire, aiutandoci con i bastoncini da trekking, per il sentiero innevato che ci porterà al rifugio Ferraro. 

Il sentiero di salita è esposto a sud ed è anche abbastanza ripido, ben presto leviamo le giacche a vento, per scaldarci basta il timido sole e la fatica.

Ci fermiamo spesso per rifiatare e per ammirare il panorama che ci offrono le cime innevate, in particolare è splendido il colpo d'occhio sul Grand Tourmalin.

Passo dopo passo raggiungiamo Resy, località ove sorge il rifugio, è quasi ora di pranzo così dopo una breve attesa ci sediamo a tavola e via con polenta concia, salsiccia in umido e gli ottimi salumi della valle.

 

Dopo pranzo riprendiamo il nostro percorso, ora ci dirigiamo attraversando un bellissimo bosco innevato, verso i piani di Verraz ai piedi dell'omonimo ghiacciaio che scende dal monte Rosa.

Il cammino è divertente, qui la neve è molta perchè il sentiero è in ombra, tra gli alberi svolazzano stormi di cince che si guardano bene dal farsi fotografare.

In tre quarti d'ora arriviamo ai Piani di Verraz competamente coperti di neve, solo in alcuni punti il torrente che scende dal ghiacciaio interrompe la bianca distesa .

Raggiungiamo una baita abbandonata e dopo aver ammirato il paesaggio dominato dalle cime del Monte Rosa quali il Castore e il Polluce, purtroppo coperte parzialmente da nuvoloni grigi, incominciamo la discesa verso Saint Jacques .

La discesa verso Saint Jacques si rivela inaspettatamente lunga, anche se su una facile strada forestale innevata.

Il peso dello zaino e del treppiede si fa sentire sulle mie spalle e anche Laura è stanca dopo la lunga camminata, comunque qualche cincia e le nocciolaie ci fanno compagnia lungo il cammino e senza troppi problemi raggiungiamo la macchina.

Prima di scendere verso Milano effettuiamo una piccola deviazione per raggiungere Antagnod, un altro paesino della valle.

Qui ci fermiamo per un caffe' e per ammirare il bel paesaggio sulla valle ormai illuminata dalla luce calda del tramonto.

Rinfrancati dalla sosta ci dirigiamo verso casa, ma sulla via del ritorno incrociamo una latteria sociale aperta, così approfittiamo per acqustare alcune specialità locali .

Quindi salutiamo le montagne e via verso la nebbia milanese.