Isola del Giglio

Tutti i colori dell'arcipelago toscano

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Finalmente sono arrivate le agognate vacanze, quest'anno ancora più attese perchè ci aspettano due settimane in una delle più belle isole dell'arcipelago toscano : l'isola del Giglio .

Così alle due di notte del 4 di Luglio partiamo verso sud in direzione dell' l'Argentario dove a Porto Santo Stefano saliremo sul traghetto che dopo un' ora di navigazione ci sbarcherà sull'isola. 

Dopo un viaggio senza sorprese siamo sul traghetto strapieno di gente, durante la breve traversata avvistiamo anche un gruppo di delfini che, seppur da lontano, riesco a fotografare.

Scesi dal traghetto scopro di avere una gomma bucata...una seccatura ma sono talmente stanco che nemmeno mi arrabbio, scarico la macchina sulla piazzetta di Giglio Porto, cambio la gomma , ricarico e via verso Giglio Campese dove ci aspetta la casetta che abbiamo affittato.

Dopo aver rapidamente sbrigato le pratiche con l'agenzia immobiliare raggiungiamo la nostra casetta....piccolina ma posta in alto sopra la baia di Campese in una posizione davvero bellissima .

Dalla veranda possiamo vedere tutta la scogliera che termina con il caratteristico faraglione, il paese con la sua lunga spiaggia, la torre rinascimentale sotto la quale c'è un piccolo porticciolo e tutta la costa verso la punta nord dell'isola.

La posizione della casa ci permette, inoltre, di ammirare tramonti spettacolari che comincio a fotografare sin dalla prima sera

 

Un ripido sentierino ci permette di raggiungere le spiagge di Campese,

o la bella scogliera di granito nei pressi della torre Medicea senza prendere l'auto.

Il mare è pulitissimo e pieno di vita tanto che si ha l'impressione di fare il bagno in un acquario.

Gli scogli sono anche frequentati da numerosi gabbiani reali e dai marangoni dal ciuffo.

I primi approfittano delle merende dei bagnanti mentre i secondi preferiscono il pesce che catturano immergendosi, come dei provetti sub, nei ricchi fondali. 

Tornati dal mare, dopo cena, ci godiamo lo spettacolo della baia di campese in notturna

La mattina mi alzo presto per fare qualche camminata per l'isola.

Una volta sono arrivato fino alla punta del faraglione che chiude a sud la baia di Campese. Lungo la spiaggia ho incontrato un pigliamosche con una piccola preda nel becco, arrivato alla punta sono stato premiato dalla bella luce del mattino che incendiava le rocce del faraglione

 

Un'altra escursione interessante che ho compiuto un paio di giorni dopo e stata quella alla cala dell'allume.

Come dice il nome un tempo qui si estraeva, da una miniera a pochi metri dal mare, il minerale.

Ora la miniera è chiusa ma, dalla galleria, esce ancora un rivolo d'acqua ricco di ossidi di ferro che colorano i sassi della spiaggia di un arancione carico.

Il sentiero che conduce alla caletta è relativamente breve ma piuttosto ripido e permette di ammirare il bel panorama della costa e del promontorio del Franco, unica parte dell'isola, per il resto granitica, ad essere composta da rocce calcaree . 

La spiaggia è piuttosto selvaggia e frequentata soprattuttio da diportisti che arrivano via mare.

Mi concedo una bella nuotata che a dire il vero mi delude un poco in quanto le acque sono meno limpide rispetto alla baia di Campese forse proprio per la presenza della vecchia miniera.

 

Le serate spesso le trascorriamo seduti nella veranda della nostra casetta, ci fanno compagnia i voli dei gabbiani al tramonto , un paio di gechi a caccia delle falene che si posano sui muri della casa attirate dalle luci e un bel gattino interessato alle coccole di Chiara e Sara e ai bocconcini che gli riservano.

Altre volte invece andiamo a passeggiare nei tre paesi dell'isola che sono Porto, Castello e Campese dove risiediamo.

Bellissimi sono soprattutto Castello e Porto con i vicoletti antichi ove si affacciano invitanti ristorantini e negozietti caratteristici.

L'isola essendo relativamente piccola ha pochissime strade, ma è percorsa da numerosi sentieri che permettono a chi ha voglia di camminare di scoprirne gli angoli più nascosti godendo dei colori, dei suoni e dei profumi che l'uso dell'auto precluderebbe.

Solo a piedi o in barca si può ad esempio ragiungere la punta di Capel Rosso posta all'estremita sud dell Giglio.

Di seguito alcune foto che ho scattato alle belle scogliere di granito, ai fiori e agli animali che le popolano e al solitario faro

Un'altra escursione mattutina mi ha fatto scoprire la punta nord dell'isola detta del Fenaio.

Il percorso è stato piacevole in quanto il sentiero si dipanava tra i boschi e la macchia mediterranea abitati da uccelli, lucertole e anche da qualche topastro, per niente intimorito dal mio passaggio.

Anche a punta del Fenaio c'e' un bel faro e il panorama si allunga fino alla baia di campese e al suo faraglione

 

Un altro modo per scoprire le bellezze dell'isola è quello di affittare un'imbarcazione per navigare lungo le coste compiendone il periplo.

In questo modo è possibile accedere a calette nascoste altrimenti inaccessibili e magari fare il bagno nelle acque turchesi in compagnia dei gabbiani e dei marangoni dal ciuffo.

Tutto sommato la spesa non è eccessiva e il divertimento assicurato.

Senza andare troppo lontano, anche Campese, con il suo piccolo porticciolo, offre un sacco di spunti fotografici

Così come Giglio Castello con i suoi vicoli scoscesi

Ormai i giorni di vacanza al Giglio stanno per finire. Per salutare l'isola la penultima sera andiamo a mangiare un panino in spiaggia alla luce del tramonto, tra i voli dei gabbiani, accarezzati dal vento e dal rumore delle onde che si frangono sugli scogli.  

E arrivato il giorno della partenza, il tempo fino ad ora bellissimo, è cambiato. Un forte vento agita il mare.

Riusciamo ad imbarcarci sul traghetto....sapremo poi che sarà l'ultimo a partire a causa delle condizioni del mare.

Rimango sul ponte a guardare l'isola allontanarsi,

e già mi prende la nostalgia.