Alta Pusteria 2011

A spasso tra bianco e grigio

Anche quest'anno è arrivato il momento di lasciare la caotica Milano per passare qualche giorno immersi nella pace della montagna.

La meta prescelta è Sesto Pusteria, una località che conosciamo bene e che non ci stanchiamo di visitare sia in Estate che in Inverno.

Come al solito ci svegliamo prestissimo, e dopo gli ultimi preparativi ed i saluti alle ragazze, che rimangono a Milano per non perdere giorni di scuola (ed evitare  la noiosa,per loro, settimana bianca) saliamo in auto e via verso il Sudtirolo.

Il viaggio è veloce e senza problemi, quando incomincia ad albeggiare ci accorgiamo che le cattive previsionio meteo sono confermate da pesanti nuvoloni grigi che coprono il cielo.

Usciamo dall'autostrada a Bressanone e proseguiamo fino a Brunico dove ci fermiamo per visitare la cittadina e il suo castello che sta per diventare un altro museo curato da Reinhold Messner.

Dopo un paio d'ore riprendiamo la strada ed in una mezz'oretta arriviamo a Sesto e a villa Trojer la casetta con vista panoramica sui monti che abbiamo scelto per queste vacanze e dove eravamo gia' stati ospiti nell' Agosto del 2009.

Ci accoglie la gentilissima padrona di casa che dopo averci consegnato l'appartamento ci vizia anche con due belle fette di strudel!!!

Dopo aver pranzato ed esserci un po' riposati usciamo a fare una passeggiata sui pendii del monte Elmo, i nuvoloni laciano cadere un neve sottile e coprono completamente le vette della meridiana di Sesto....ci limitiamo così a scattare qualche foto ai masi e ai boschi innevati prima di tornare alla base per cena.

La mattina seguente mi sveglio prestissimo con la speranza di fare qualche foto all'alba, purtroppo il cielo è sempre piu' grigio e una leggera spolverata di bianco copre i prati di Sesto. 

Le cime appaiono spettrali tra nebbie e nuvole 

 

Verso le otto sveglio Laura e dopo aver fatto colazione scendiamo a S. Candido, il centro piu' importante dell'alta Pusteria che dista solo 7 km da Sesto.

Passiamo la mattinata a passeggiare per le vie del centro storico scattando foto a monumenti e chiese e dedicandoci a un moderato shopping.

Tornati a Sesto abbiamo la fortuna di incontrare sul prato dietro casa dei simpatici caprioli che riesco a fotografare prima che vadano a nascondersi nel bosco

Il pomeriggio il tempo migliora leggermente e andiamo a camminare nella val Fiscalina,una delle più belle valli Sudtirolesi.

Con una comoda passeggiata arriviamo fino alla capanna di fondovalle e poi proviamo a proseguire ancora un po'.

La temperatura alta per il periodo provoca scariche di neve un po' dappertutto,queste piccole slavine ci sconsigliano di andare oltre e così ci accontentiamo di ammirare le cime sorseggiando una bella cioccolata calda nell'accogliente rifugio.

Anche Martedì sveglia all'alba, insieme a Laura saliamo in auto per la tortuosa stradina del monte di Mezzo , posteggiamo in posizione panoramica e scattiamo qualche foto alla famosa meridiana di Sesto illuminata da un timido sole.

Torniamo a casa per colazione e poi riprendiamo l'auto per salire a passo Monte Croce di Comelico, nonostante il cielo che ora è completamente coperto dalle nuvole, mettiamo le ciaspole e saliamo verso la malga Nemes sotto una leggera nevicata.

Il sentiero sale tranquillo tra i boschi, purtroppo le splendide montagne che ci circondano sono nascoste dalle nuvole, ma la camminata è comunque piacevole.

Ancora piu' piacevole è sedersi al tavolo della malga e scaldarsi con il fuoco della stube rifocillandosi con le specialita tirolesi!!!

Le previsioni meteo per mercoledi sono bruttissime e infatti ci svegliamo sotto una pioggia battente.

Nonostante il tempo prendiamo l'auto e valichiamo il confine a Prato alla Drava arriviamo fino a Sillian e imbocchiamo la Lesachtal che percorriamo fino a Santa Maria Luggau, un paese molto conosciuto per la presenza di un importamte santuario mariano.

Pioggia e nuvole basse ci impediscono di godere della vista dei monti, ci limitiamo ad ammirare un paesaggio bucolico con paesini e chiesette caratteristiche.

Arrivati a S.Maria visitiamo il bel santuario ancora coperto di neve, sempre sotto una pioggia incessante.

In tarda mattinata riprendiamo la macchina e raggiungiamo Lienz dove pranziamo in un bel localino del centro storico e con la pancia piena giriamo la citta'.

Verso sera tornando a Sesto ci fermiamo alla Loacker di Sillian dove facciamo scorta dei famosi biscotti allo spaccio aziendale

 

Giovedi' ci svegliamo sotto una nevicata che, durante la notte, ha imbiancato il paesaggio.

Approfittando della coltre bianca decidiamo di fare una ciaspolata nei boschi sopra Sesto, così saliamo lungo un sentiero detto delle fiabe fino a raggiungere la cappella nel bosco.

Questa cappella fu costruita a circa mezz'ora di cammino dal paese, dopo i bombardamenti italiani della prima guerra mondiale che distrussero Sesto e la sua chiesa parrocchiale .

Fu realizzata completamente in legno, immersa nel fitto del bosco appoggiata ad un gigantesco masso erratico, successivamente abbandonata è stata restaurata alcuni anni fa.

La tranquillita' del luogo ci ha regalato una grande serenità, anche perche' siamo stati i primi a raggiungerlo quel giorno, ciaspolando sulla neve fresca tra i cinguettii degli uccellini che di tanto in tanto si mostravano tra gli alberi.

Dopo una breve pausa abbiamo proseguito il nostro cammino salendo lungo il sentiero che di tanto in tanto incrocia le piste da sci che  scendono dal monte Elmo.

Dopo un paio d'ore complice la stanchezza e la neve che si è trasformata in pioggia inzuppandoci come pulcini torniamo a villa Trojer dove passiamo un pomeriggio tranquillo.

 

Per Venerdì le previsioni meteo sono buone...e infatti ci svegliamo con il cielo grigio piombo che ha caratterizzato tutta la settimana.

Con un atto di fede decidiamo comunque di salire con la funivia sul monte Elmo, prendiamo la prima corsa e, fortunatamente, il tempo migliora cosicche' quando arriviamo alla stazione a monte e incomonciamo a ciaspolare in solitudine, un timido sole illumina le bellissime cime della meridiana di Sesto.

Con una breve e piacevolissima camminata arriviamo al rifugio Gallo Cedrone dove ci scaldiamo un po'.

Vorremmo proseguire per raggiungere la cima del monte Elmo, ma il pericolo valanghe rende pericoloso il cammino, così optiamo per ciaspolare in neve fresca sui pendii vicino al rifugio.

Dopo aver scattato tantissime foto alla meridiana di Sesto e ai fringuelli alpini che abbiamo incontrato sul cammino ritorniamo al rifugio per pranzare.

Ora la montagna è piena di sciatori e semplici escursionisti, così con calma riprendiamo il cammino per tornare alla funivia.

Una volta scesi in valle decidiamo di andare in Fiscalina per fare qualche foto ai monti con il cielo sereno, poi visto che è ancora presto e la luce è bella, saliamo sulle pendici dell'Elmo e, successivamente, ci allunghiamo fino al parcheggio a monte della val Campo di Dentro dove si ha una splendida vista sui Tre scarperi e sulla Cima di Sesto.

Non pago, passo la serata a scattare qualche foto in notturna dal balcone della nostra casetta.

Cosi' è arrivato anche Sabato, ultimo giorno pieno in val Pusteria.

Il tempo, che ieri pomeriggio ci aveva fatto sperare, ci tradisce ancora regalandoci l'ennesima giornata grigia.

Non ci perdiamo d'animo e partiamo lo stesso per Prato Piazza, in alta valle di Braies, dove abbiamo in programma una ciaspolata per raggiungere la cima del monte Specie, uno splendido belvedere sulle Tre Cime di Lavaredo.

Il viaggio non ci crea grossi problemi, anche se l'ultimo tratto della ripida strada di montagna è ghiacciato,  raggiungiamo il parcheggio in quota senza mettere le catene.

Lasciata l'auto, ci dirigiamo con la comoda mulattiera pianeggiante verso il rifugio di Vallandro, anche se il cielo è grigio lo spettacolo della Croda Rossa d'Ampezzo, del picco di Vallandro e del, sebbene il parte coperto dalle nuvole, Cristallo è magnifico.

Tanto per cambiare siamo i primi clienti di giornata del rifugio, giusto il tempo di scaldarci con una tazza di caffè e incominciamo la salita.

Seguiamo le tracce che salgono lentamente tra radure innevate e radi boschetti, il panorama è magnifico e le foto si sprecano.

Qualche timido raggio di sole illumina per un attimo le cime ma quando giungiamo al limite degli alberi il tempo peggiora di nuovo e incomincia a nevicare.

Aggiriamo un costone e ci appare il monte Specie, per raggiungerlo perdiamo quota sino a raggiungere un rudere di fortino della prima guerra mondiale.

Neve, vento e freddo ci fanno solo immaginare cosa abbia voluto dire combattere per mesi a queste quote con gli equipaggiamenti dell'epoca.

Un breve riposo e riprendiamo il sentiero verso la cima, la croce di vetta immersa tra bianco della neve e nuvole grige appare vicina, ma è un effetto ottico e alle nostre gambe la strada pare non finire mai.

Comunque raggiungiamo (primi della giornata) la cima e siamo ripagati dal bellissimo panorama sulle Tre Cime che da qui appaiono con un'angolazione particolarmente interessante.

Il tempo di scattare qualche foto, mettere la firma sul libro di vetta e scambiare quattro chiacchere con un altro gruppo di escursionisti che nel frattempo ci hanno raggiunti che è ora di riprendere il cammino per il ritorno.

E' arrivata Domenica, il giorno della partenza, per la prima volta ci svegliamo con una giornata splendida, non una nuvola nel cielo azzurro dopo tanto grigio.

Non mi resta che scattare qualche foto dal balcone, mentre ci prepariamo per il viaggio verso il Friuli dove passeremo un paio di giorni a Cervignano prima di tornare a Milano.