Basta pesce!!!

L'airone bianco maggiore cambia dieta

 

 

Il pomeriggio all'isola della Cona non era cominciato nel migliore dei modi, il lungo appostamento al capanno della Girigola per fotografare il martin pescatore era risultato infruttuoso, non si era fatto vedere nemmeno il tarabusino e il cannareccione si era limitato a cantare ben nascosto nel folto del canneto.

Un po' deluso sono tornato verso l'ingresso della riserva fino ad arrivare al bar del pettirosso, con grande sorpresa, proprio al centro dello stagno sul grande posatoio, ecco un tarabusino in bella vista che riesco a fotografare con relativa tranquillita';non e' vicinissimo per il mio obiettivo ma sono comunque contento di aver potuto riprendere il mimetico airone non nascosto tra le canne ma in posizione aperta.

 

 

Il pomeriggio si avvia a diventare sera e la riserva e' particolarmente tranquilla, proseguo nella mia passeggiata fotografica arrivando all'osservatorio del piro piro .

Nascosti nel riparo, di solito sempre molto popolato da fotografi un po' chiaccheroni, trovo solo un paio di visitatori in religioso silenzio.

Nello stagno antistante aironi bianchi, guardiabuoi, garzette, marangoni minori, cavalieri d'Italia oltre agli immancabili cigni e oche selvatiche, sono occupati nelle loro attivita' per nulla preoccupati dal rumore degli otturatori delle reflex che scattano a raffica per immortalare le loro imprese e quelle dei gruccioni che vanno e vengono dai posatoi ai nidi posti nell'arginatura che delimita nella parte dx lo stagno.

 

Un airone bianco particolarmente attivo attira la mia attenzione, prima cerca di catturare qualche preda nell'acqua poi con una lenta camminata sfila davanti alla schermatura del riparo fino a raggiungere la sommita' dell'arginatura, per sistemarsi su uno dei posatoi dei gruccioni a fare toeletta.

 

Trascuro il via vai dei coloratissimi uccelli per concentrarmi proprio sull'airone, che pigramente riposa sull'arginatura proprio sopra i nidi dei gruccioni.

 

Sicuramente e' solo una mia impressione ma il bianco maggiore pare interessarsi ai voli rapidissimi dei gruccioni....passa pochissimo tempo che l'airone fa scattare fulmineo il collo e cattura un individuo della colonia che probabilmente stava entrando o uscendo dal nido.

Non mi resta che premere il pulsante e far partire la raffica di scatti sperando che , autofocus, esposimetro e riflessi facciano bene il loro lavoro.

La scena dura pochissimi secondi, durante i quali il gruccione si torce rapidissimo riuscendo a liberarsi dalla presa mortale dell'airone , lasciando al bianco maggiore una colorata piuma nel becco come scarno trofeo di caccia.

 

Mi rendo subito conto di aver assistito ad un episodio molto particolare, con una certa emozione rivedo gli scatti nel monitor della mia fotocamera ...sembrano a fuoco e ben esposti.

Contentissimo per essere riuscito a riprendere la tentata predazione, mostro le immagini ai vicini di capanno che non si sono accorti di nulla impegnati com'erano a riprendere altri soggetti .

Rimango ancora per un bel po' ad inquadrare l'airone che oggi ha provato a cambiare la solita dieta di pesci e rane, ma non succede piu' nulla.

 

Finisco la bella giornata fotografica arrivando con calma all'osservatorio della Marinetta per godermi lo spettacolo dei voli serali.

 

Solo quando e' ormai tramontato il sole mi decido a lasciare la riserva e a riprendere l'auto per tornare a Grado, dove sto trascorrendo un periodo di vacanze con la famiglia dividendomi tra vita balneare (pochissima) e fotografia naturalistica (tantissima).